Per trasferire la proprietà di un veicolo da un intestatario all’altro c’è un iter da seguire, stabilito nell’articolo 94 del Codice della Strada. Ecco come funziona tale procedura e a cosa serve la carta di circolazione.
La carta di circolazione
Prima di soffermarsi sull’articolo 94 del Codice stradale, è bene capire cos’è la carta di circolazione. Esso è un documento che attesta i dati dell’auto ed il permesso del guidatore di portarla. Nello specifico, essa riporta:
- la targa del veicolo;
- la data della prima immatricolazione del veicolo;
- i dati dell’intestatario e/o proprietario del veicolo, ossia il nome, il cognome, la data di nascita e l’indirizzo. Ovviamente, se l’intestatario e il proprietario del veicolo sono due persone diverse, saranno riportati i dati di entrambi;
- i dati del veicolo, come la marca, il tipo di veicolo e la denominazione commerciale;
- il numero di telaio del veicolo;
- le masse massime a carico;
- i dati di immatricolazione del veicolo;
- altre specifiche del veicolo, come il peso, l’asse, etc.
Cosa dice l’articolo 94 del CdS
Quando si trasferisce la proprietà dei veicoli, auto, moto o rimorchi che siano, e quindi cambiare i dati della carta di circolazione, bisogna rivolgersi all’ufficio competente del Dipartimento per i trasporti, e deve essere l’acquirente a presentare la domanda entro due mesi dalla sottoscrizione dell’atto. Se non si osservano i regolamenti del Dipartimento, si rischia una sanzione che va dai 727 ai 3629 euro.
Se si circola con un veicolo senza che sia stato aggiornato lo stato di proprietà e il rinnovo della carta di circolazione, l’ammontare delle multe può andare dai 363 ai 1813 euro. Fa eccezione a questi casi se l’intestatario è diverso da chi guida l’auto. Oltre alla sanzione, anche la carta di circolazione può essere ritirata, in quanto chi non effettua i dovuti passaggi di proprietà, non assolve nemmeno gli obblighi fiscali inerenti all’auto.
Ci sono dei costi anche per il passaggio di proprietà, ovviamente, e tra le varie imposte la somma può arrivare a 235,61 euro, e tra i documenti da fornire per questa procedura ci sono la carta di circolazione, il documento di identità e codice fiscale sia dell’acquirente che del venditore, il certificato di proprietà del veicolo, cartaceo o digitale che sia, l’atto di vendita con firma autenticata, la dichiarazione sostitutiva di residenza nel caso sia diversa da quella riportata nel documento ed il modulo TT2119.